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ORIA, TORNEO DEI RIONI E BANCHETTI MEDIEVALI


In un ristorante di Oria, in provincia di Brindisi, si scoprono pietanze medievali

I soldati mercenari avevano l’abitudine di partire portando con sé una balconata dolce di grano saraceno con del puledro bagnato al vino, pinoli e uvetta.
Per immaginare questa pietanza è sufficiente pensare alla forma di una lasagna; per provarla c’è un ristoratore di Oria, Dino Di Levrano, che nel 2005 ha avuto un’idea geniale, ovvero aprire nella città federiciana in provincia di Brindisi il ristorante “Alla corte di Hyria” dove provare piatti made in Medioevo.
Tra armature, armi e camerieri in abiti d’epoca, Dino ha voluto fare un regalo al suo paese di origine nel quale la tradizione medievale si ripete ogni anno ad agosto con il celebre “Corteo Storico – Torneo dei Rioni”. Quella del prossimo 6 e 7 agosto 2011 sarà la 45esima edizione   www.torneodeirioni.it

Come rende noto la Pro Loco di Oria, questa manifestazione trae origine dal bando che l’imperatore Federico II di Svevia volle emanare nel 1225 durante un periodo di permanenza ad Oria, dove proprio in quel periodo volle avviare i lavori del castello che ancora oggi – sia pure con grandi trasformazioni – è possibile ammirare nella zona più alta della città.
Il Torneamento rappresenta una sfida tra i quattro rioni di Oria: Castello, ]udea, Lama e Santo Basilio. Atleti e cavalieri si cimentano in durissime prove di stampo medievale per conquistare l'ambito Palio.

Un evento in cui il ristorante medievale Alla Corte di Hyria si incastra perfettamente: “Come si faceva nel 1300 - spiega lo Chef - prepareremo un grande banchetto nel quartiere ebraico del centro storico e a fine torneo faremo degustare il galletto bagnato in aceto potente, che è uno dei piatti che proponiamo nella nostra cucina medievale. Inoltre – aggiunge – il prossimo 13 agosto si svolgerà una particolare cena medievale dove anche il pagamento avverrà in scudi, la moneta dell’epoca”.
Imperdibile, quindi, il cassiere che scambierà i nostri euro con gli scudi medievali per una cena di cui il ristoratore ci dà qualche accenno: “I piatti rappresentano una rivisitazione della cucina di quell’epoca. Un esempio sono i troccoli con favette verdi, maialino da latte e mentuccia servita su pala di fichi d’india, ovviamente priva di spine”.

POCHI RICETTARI
Un cuoco medievale impiegato in un grande palazzo doveva essere capace di pianificare e realizzare un pranzo senza l'aiuto di ricette o istruzioni scritte.
Non sarà stato semplice per lo chef ripescare le ricette di un tempo.
“Sono sopravvissute pochissime raccolte di ricette medievali scritte nella maggior parte in lingua tedesca - spiega il ristoratore - una mancanza dettata proprio dal fatto che si preferiva non diffondere gli ingredienti per evitare avvelenamenti. Ed anche perché non era usanza scrivere ricettari e i registri esistenti dovevano servire solo per il ricco e letterato signore della casa”.
Le ricette riportate erano spesso molto brevi e in pochi casi erano specificate le quantità degli ingredienti. In genere neppure erano riportati i tempi di cottura né le temperature, dal momento che all'epoca non esistevano orologi accurati e che la cottura avveniva sempre esponendo i cibi al fuoco, diretto o indiretto. Al massimo i tempi di cottura venivano fissati indicando il tempo necessario a recitare un certo numero di preghiere o il tempo che il cuoco avrebbe impiegato per girare attorno ad un campo di determinate dimensioni!

CHE TIPO DI CUCINA E'?
La cucina medievale è frutto di varie culture europee; essa cambiava a seconda delle varie zone dell’Europa e certamente ha posto le basi per la moderna cucina europea.
In particolare, le civiltà con sbocco sul Mediterraneo si basavano sui cereali e in particolare sui vari tipi di grano. La balconata di grano saraceno proposta dallo Chef Dino de "Alla corte di Hyria" è un esempio. Ancor prima che arrivasse il pane, il nutrimento maggiore proveniva da farinate e polente. Quando il pane acquisì una centralità nei riti religiosi come l’eucarestia, il suo consumo iniziò a farsi strada tra le classi sociali superiori. Tra i prodotti di largo uso anche il vino e l’olio di oliva. Proprio con quest’utltimo nettare di olive lo chef del ristorante medievale propone una mousse di ricotta di bufala e biscottini all’olio extra vergine di oliva.

30 Giugno 2011


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