Oleocantale: un composto che lubrifica il cervello
Un motivo in più per essere consumato ogni giorno. Stiamo parlando dell’olio extravergine di oliva. Uno studio americano ha scoperto che
un suo composto, detto
oleocantale,
può aiutare a prevenire, trattare il
morbo di Alzheimer.
Sono stati i ricercatori del Monell Center e della Northwestern University di Chicago (Usa) a scoprire che tale composto oleocantale altera la struttura delle proteine neurotossiche che si ritengono contribuiscano agli effetti debilitanti dell'Alzheimer.
Questo importante cambiamento strutturale impedisce la capacità delle proteine ADDL di danneggiare le cellule nervose del cervello.
In laboratorio si è scoperto che l’oleocantale va ad alterare anche la struttura delle ADDL in modo che queste non si vadano a legare con le sinapsi (è una struttura altamente specializzata che consente la comunicazione tra le cellule del tessuto nervoso, i neuroni).
Considerando che una delle prime aree colpite dall'Alzheimer è l'ippocampo (una regione del cervello coinvolta principalmente nell'apprendimento e nella memoria), gli scienziati di questa ricerca, hanno voluto esaminare da vicino come questo processo avvenga e quali effetti abbia sul cervello. Nel particolare gli scienziati hanno trattato, per mezzo di colture cellulari, le proteine ADDL con e senza l'aggiunta dell'oleocantale.
La scoperta è stata inattesa e sorprendente, infatti si è visto che
bastavano poche molecole di questa sostanza contenuta nell'olio extravergine di oliva per contrastare e ridurre il legame tra le ADDL e le sinapsi dell'ippocampo.
Il Professore Arturo Zamorani dell’Università di Padova confermando questa ricerca, ne sottolinea le straordinarie capacità: “L’olio di oliva è l’unico olio di frutto tra gli oli alimentari. Oltre ad importanti proprietà che gli derivano dalle particolare composizioni glicemiche, ha anche capacità antiossidanti che derivano da sostanze polifenoliche. Ha un’azione preventiva verso alterazioni coronariche o verso alterazioni degenerative collegate a fenomeni ossidativi, capace di proteggerci contro l’insorgere dell’Alzhaimer".
22 Novembre 2011