I Vegani possono bere vino? Si, ad una condizione, però, che nella produzione non siano state utilizzate sostanze di origine animale
23-02-2016
Il veganismo è una filosofia di vita basata sul rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali, per i bisogni alimentari come per l’abbigliamento, lo spettacolo e tanti altri scopi ancora.
La declinazione dietetica del veganismo obbliga a pratiche alimentari basate sull’esclusione di tutti i cibi di origine animale.
Negli ultimi anni sta crescendo in maniera significativa in Italia il numero dei vegani, e ragionando su questo ci è sorta spontaneamente una domanda: ma i vegani possono bere il vino?
La risposta è: certamente si, a patto che nella produzione dello stesso non siano mai stati utilizzati sostanze di origine animale – ammesse dalle attuali normative e più o meno utilizzate – come le gelatine utilizzate per le chiarifiche, la colla di pesce, l’albumina, la chitina, il sangue di bue ecc. .
Quindi un vino vegano, non solo non utilizza questi componenti ma è prodotto con una visione: produrre, facendo attenzione al territorio che equivale a una produzione a basso impatto ambientale.
Dunque riassumendo il vino Vegano rispetta questi canoni: ¬adozione di un percorso enologico a basso impatto; rispetto dei tempi della natura; soppiantare “l’invadenza della chimica”.
Oggi, esistono sul mercato diversi marchi privati che identificano la caratteristica “vegan”.
Si tratta normalmente di marchi di proprietà di persone fisiche, associazioni o strutture private che vengono concessi in uso ai produttori di vino in base a specifici regolamenti interni.
Questi marchi hanno lo scopo di comunicare al consumatore in modo immediato e intuitivo la caratteristica vegan del vino.
Alcuni marchi sono più noti, altri meno, ma in generale in ogni Paese esistono uno o più marchi che comunicano la caratteristica “vegan” del prodotto.
Giulia Leo